Il metodo

IL METODO
Ovvero: insegno così come ho imparato io.

Ho iniziato a suonare la chitarra al primo anno di catechismo quindi… 8 anni? Boh!

Come? Osservando e imitando
Sì perché, essendo mancina, non potevo usare le chitarre già presenti in parrocchia e così, da Settembre a Natale, giorno in cui la ricevetti in regalo, guardai le mie amiche imparare a suonarla.

In quei mesi ho osservato le posizioni delle dita sul manico e come fare i ritmi e, una volta a casa, mi esercitavo con un porta aghi per fare la maglia: una scatola lunga con delle righe in rilievo su cui grattare per sentire il ritmo.

Fico, no?
Bene, qui faremo lo stesso:
1-Ci concentreremo solo sugli ACCORDI per capire quando cambiarli durante la canzone e  Impareremo a farli sia schiacciando le corde, sia girando la chitarra e  “disegnando” gli accordi sul retro del manico.
2- Bloccheremo le corde e le gratteremo con il plettro per imparare solamente il RITMO della canzone.
3 – Uniremo ritmo e accordi per suonare la canzone.

IMPORTANZA DI SENTIRE IL RITMO:
dal corpo alle maracas per poi giungere al plettro

Come dice il nome stesso , la chitarra ritmica è più uno strumento a percussione perché non viene suonata alcuna melodia arpeggiando ma viene suonato solamente il ritmo.
Questo implica che, oltre agli accordi, la persona debba imparare a suonare il ritmo e per fare ciò, debba letteralmente sentire, prima col corpo e poi con la mano, il ritmo di una canzone.
Prima di accingersi a suonare sarebbe quindi utile cantare in piedi la canzone, lasciando che il corpo si muova e agitare una maracas cercando di andare a tempo.

NB. La MARACAS si può fare anche con una bottiglia da mezzo litro riempita, a metà, di riso